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BIG ONE NEL LAGO DI MANTOVA

BIG ONE NEL LAGO DI MANTOVA

Autrice Eugenio Morini

Non avrei mai pensato di scrivere queste parole a così poco tempo di distanza dalla volta precedente. Dopo i risultati ottenuti durante l'ultima pescata la voglia di verificare la validità delle mie teoria era molto forte.

Gli impegni lavorativi mi facevano tentennare un po' ma è bastata una telefonata con Gerardo a convincermi a ritagliarmi un po' di tempo per pescare.

Una notte secca però, niente di più. 

Sabato mattina all'alba siamo al lago, carichiamo la barca e partiamo, stessa posizione, tanto i punti sono già sul GPS, attracchiamo, pasturiamo e prepariamo gli inneschi...passano nuovamente le solite 5/6 ore, poi comincia il tram tram delle partenze. Tutte carpe di taglia medio piccola, le slamiamo e rilasciamo direttamente dal gommone, ma l'attività è importante e rimaniamo fiduciosi. Alle 3 di notte la prima partenza degna di nota, sempre lì, sempre tra le alghe Gerardo cattura una bella regina. Il sonno è perso, discutiamo sulle strategie, sulle coincidenze su quello che percepiamo dalle varie mangiate...poi alle 4 una botta, una canna non c'è più è spiaccicata con il mulinello contro il segnalatore, ma non esce filo, comincio comunque a recuperare nella speranza di sentire vita dall'altro capo. C'è! sento che si muove, probabilmente le alghe ne limitano i movimenti. Usciamo in gommone e ci ritroviamo con una prateria accanto alla lenza, ci scambiamo la canna più volte ed a turno cerchiamo di liberarla da tutta quell'erba. Appena il filo si libera sento che la mole è diversa dagli altri pesci, ma non mi illudo, è solo un pesce più potente, penso. Finalmente è nel guadino, ma non la vedo fino al ritorno in barca.

Quando la vedo capisco perché tirava in modo così diverso, ma ancora la sottostimo, quando alla bilancia ci rendiamo conto che passa la fatidica soglia dei 20 kg la felicità, mista all'incredulità, esplode. La strategia ha portato i suoi frutti differenziandoci nel dove cercare le carpe, siamo arrivati a prendere una tra quelle più smaliziate e probabilmente grandi del lago. La mettiamo in sacca, aspettiamo qualche ora per fare la foto di rito anche perché voglio che entrambi veniamo immortalati assieme al pesce, non conta chi ha spostato più erba, chi l'ha combattuta per più tempo o chi l'ha messa nella rete, abbiamo realizzato insieme un sogno che ci portiamo dietro da anni e questa cattura ci ripaga di tutto e quindi è di tutti e due. Aspettiamo l'amico e membro del team Imperial Stefano, che corre a farci due foto e qualche video, brindiamo alla cattura e torniamo a casa. Sperando che non sia l'ultima!!!

Esche:

Inneschi:

Montature:

WE LOVE TO FISH

Maestri Michele

Guaiumi Gerardo